Reflusso da stress: come rimediare
Il reflusso gastroesofageo è un disturbo comune, e quando lo stress entra in gioco, i sintomi possono diventare più persistenti e fastidiosi. Quella sensazione di bruciore che sale dallo stomaco, l’acidità che sembra non volersene andare, il rigurgito che compare nei momenti meno opportuni… sono tutti segnali che il tuo corpo ti sta inviando, e spesso lo stress è un fattore scatenante. Ma perché succede? E, soprattutto, come si può rimediare senza ricorrere sempre e solo ai farmaci?
Quando siamo sotto pressione, il nostro organismo reagisce attivando il sistema nervoso simpatico, quello responsabile della risposta “lotta o fuggi”. Questo stato di allerta influisce direttamente sulla digestione: la produzione di acido gastrico può aumentare, la motilità dell’esofago si altera e la valvola che separa lo stomaco dall’esofago, il cardias, può rilassarsi più del dovuto, permettendo ai succhi gastrici di risalire. Il risultato? Quel fastidioso bruciore che conosciamo fin troppo bene. Ma la buona notizia è che, lavorando sullo stress e adottando alcune strategie mirate, puoi ridurre notevolmente i sintomi e riprendere il controllo della tua digestione.
Uno dei primi passi è imparare a riconoscere le situazioni che ti generano tensione. Lo stress non è sempre evidente: a volte si accumula silenziosamente, giorno dopo giorno, senza che tu te ne accorga e tenere un diario può essere utile per identificare i momenti in cui il reflusso peggiora e collegarli a specifiche emozioni o eventi. Una volta individuati i trigger, puoi lavorare per gestirli meglio. Tecniche di respirazione profonda, come la respirazione diaframmatica, possono aiutare a ridurre l’attivazione del sistema nervoso simpatico, riportando il corpo in uno stato di equilibrio.
Anche l’alimentazione gioca un ruolo cruciale. Quando siamo stressati, tendiamo a mangiare velocemente, a saltare i pasti o a scegliere cibi poco salutari, tutti fattori che possono esacerbare il reflusso. Prendersi il tempo per mangiare con calma, masticare bene e preferire alimenti leggeri e facilmente digeribili può fare una grande differenza. Evitare cibi troppo acidi, piccanti o grassi è importante, ma anche ridurre il consumo di caffeina e alcol, che possono irritare ulteriormente la mucosa gastrica. Un trucco semplice ma efficace è fare piccoli pasti frequenti invece di abbuffarsi in una sola volta: così lo stomaco non viene sovraccaricato e la digestione risulta più agevole.
L’idratazione è un altro aspetto da non trascurare, perché bere acqua a sufficienza aiuta a diluire l’acido gastrico e a mantenere una corretta motilità intestinale. Attenzione, però: evitare di bere grandi quantità durante i pasti, perché questo può aumentare la pressione sullo stomaco e favorire il reflusso. Meglio sorseggiare acqua lontano dai pasti e preferire tisane calmanti, come quella alla camomilla o alla malva, che hanno proprietà lenitive sulle mucose irritate.
Il sonno è un altro pilastro fondamentale nella gestione del reflusso da stress, giacchè dormire male o poco può peggiorare sia lo stress che i sintomi gastrici. Se il bruciore ti sveglia di notte, prova a sollevare la testiera del letto di qualche centimetro o a dormire sul fianco sinistro: questa posizione riduce la pressione sul cardias e limita la risalita degli acidi. Evitare di mangiare almeno due o tre ore prima di coricarsi è un’altra strategia vincente per dare allo stomaco il tempo di svuotarsi prima di sdraiarsi.
Infine, ma non meno importante, l’esercizio fisico. Non stiamo parlando di allenamenti intensi che potrebbero addirittura peggiorare il reflusso, ma di attività moderate e rilassanti come il pilates o una semplice passeggiata quotidiana. Queste discipline non solo migliorano la digestione, ma aiutano anche a ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress.
Se, nonostante questi accorgimenti, il reflusso persiste, è sempre bene consultare un medico per escludere altre cause sottostanti. A volte, infatti, il reflusso può essere sintomo di condizioni più complesse, come un’ernia iatale o un’infezione da Helicobacter pylori.
In ogni caso, prendersi cura del proprio benessere psicofisico è il primo passo verso una digestione più serena e una vita più equilibrata, dunque se ti senti in difficoltà nella gestione delle tue emozioni, valuta senza paura, l’idea di rivolgerti a uno psicoterapeuta che potrà aiutarti a ritrovare la serenità mentale… e gastrica!