Febbre: un campanello d’allarme

La febbre è una risposta temporanea del corpo a diverse situazioni, principalmente a infezioni. Si manifesta con un aumento della temperatura corporea al di sopra della norma, che generalmente si aggira intorno ai 36,5-37,5°C, a seconda del momento della giornata e del metodo di misurazione. La febbre è spesso un meccanismo di difesa, suggerendo che il corpo sta combattendo qualcosa di anomalo.

I sintomi

Oltre all'elevazione della temperatura corporea, chi ha la febbre può avvertire brividi, sudorazione, mal di testa, dolori muscolari, affaticamento, perdita di appetito e debolezza. Alcune persone possono sperimentare sonnolenza, irritabilità o altri cambiamenti comportamentali. In casi di febbre molto alta, in particolare nei bambini, possono verificarsi deliri o convulsioni febbrili.

Le cause

Le infezioni sono la causa più comune di febbre. Queste possono includere infezioni virali come l'influenza o il raffreddore, infezioni batteriche come la streptococco o l'otite media, e altre infezioni come quelle fungine. Altre cause possibili includono malattie autoimmuni, alcuni farmaci, lesioni come fratture ossee, patologie endocrine come la tirotoxicosi, alcune malattie infiammatorie e, in rari casi, tumori.

I rimedi

Nella maggior parte dei casi, la febbre non richiede un trattamento specifico, ma piuttosto interventi per alleviare il disagio associato. La reidratazione è fondamentale, poiché la febbre può portare a una perdita di liquidi. Paracetamolo e ibuprofene sono comunemente usati per abbassare la febbre e alleviare il dolore, ma devono essere assunti seguendo le dosi raccomandate e tenendo conto delle eventuali controindicazioni.

È importante monitorare la durata e l'intensità della febbre. Se persiste per più di tre giorni, se è molto alta, o se è accompagnata da altri sintomi gravi, è consigliabile consultare un medico. Nel caso dei bambini, una febbre che dura più di 24 ore o qualsiasi febbre in un neonato richiede attenzione medica.

Ricordate sempre che la febbre è spesso un sintomo di un problema sottostante e non una malattia di per sé. Comprendere la causa sottostante è fondamentale per un trattamento adeguato e una pronta guarigione.